Capodanno pisano: quando è nato e come si festeggia

vista di pisa dall'alto

Il Capodanno tradizionale, quello che cade il 1° gennaio e che (quasi) in tutto il mondo si festeggia, lo conoscono davvero tutti.

In Italia, tuttavia, non è l’unico. A Pisa, ad esempio, si festeggiava un tempo il 25 marzo. Ma com’è nato il Capodanno pisano e cosa celebra?

L’ORIGINE DEL CAPODANNO PISANO

Il Capodanno pisano cade il 25 marzo. Una data ben lontana dal 1° gennaio, e la cui origine è per la verità piuttosto semplice.

Intorno al 500 d.C., col terminare delle invasioni barbariche, in Italia presero vita le libere Repubbliche e i liberi Comuni, con le singole città che coniarono monete proprie, leggi proprie, tasse proprie e propri calendari. Fu così che la città di Pisa decise di far cominciare l’anno il 25 marzo, con l’Annunciazione della Vergine Maria, testimoniando ciò con il primo documento ufficiale risalente al 985. Per i secoli successivi, il calendario restò in voga sia per la città di Pisa che per tutte le zone appartenenti alla sua Repubblica.

Fu solo nel 1749, per volere del Granduca Francesco Stefano di Lorena, che l’antico calendario di Pisa fu abolito. Il decreto ordinava che – per tutti gli stati toscani – il nuovo anno cominciasse il 1° gennaio 1750, allineandosi così al calendario gregoriano.

Tuttavia, nel corso degli anni Ottanta del Novecento, l’antico calendario pisano risvegliò l’interesse negli abitanti di Pisa, i quali, ancora oggi, lo festeggiano. Le celebrazioni furono avviate inizialmente dalla Parte di Mezzogiorno del Gioco del Ponte: l’Associazione Amici del Gioco del Ponte è ancora la coordinatrice degli appuntamenti culturali, sebbene la loro organizzazione faccia capo dal 2000 al Comune e alla Provincia di Pisa.

COME SI CELEBRA L’ANTICO CAPODANNO DEI PISANI

A differenza del Capodanno tradizionale, che vede l’inizio del nuovo anno allo scoccare della mezzanotte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio, il Capodanno dei pisani viene celebrato allo scoccare del mezzogiorno del 25 marzo. In quel preciso momento, un raggio di sole entra nella Cattedrale attraverso la finestra aurea e finisce sulla mensola a forma di uovo che si trova sul pilastro vicino al Pergamo di Giovanni Pisano.

In genere, la città di Pisa organizza una grande festa con cortei storici, sbandieratori e artisti. Una festa che comincia un paio di giorni prima del 25 marzo, e che si conclude proprio alle 12.00 di quel giorno.

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