Hogmanay: Origine, festeggiamenti e tradizioni del Capodanno scozzese

vista di edimburgo sotto la neve a capodanno

Vuoi vivere un Capodanno speciale, che non sia solo solo un divertente groviglio di balli e di canti? Vola in Scozia: l’Hogmanay, il Capodanno scozzese, è il giorno più importante sul calendario. Fa impallidire persino il Natale e non ha eguali nel mondo!

LE ORIGINI DELL’HOGMANAY, IL CAPODANNO SCOZZESE

Hogmanay è il termine con cui gli scozzesi chiamano i festeggiamenti di Capodanno. Questa festa è conosciuta in alcune regioni della Scozia anche con altri nomi, come “Cake Day”, “Singing E’en” e “Old Years Night”.

La parola “Hogmanay” non viene solo usata per descrivere il Capodanno, ma fa spesso riferimento anche ai regali che vengono scambiati in questo periodo e, più in generale, ai festival che hanno luogo nelle principali città scozzesi per festeggiare la fine dell’anno.  Le origini della parola non sono chiare ma, ciò che è certo, è che le celebrazioni sono cominciate secoli fa.

Il Capodanno scozzese risale infatti al tempo dei vichinghi: il popolo norreno usava celebrare il solstizio d’inverno, il giorno più corto dell’anno, con feste scatenate che proseguivano fino alla fine di dicembre. Tali feste finirono per inglobare elementi del festival invernale gaelico di Samhain, che celebra l’inizio dell’inverno, e di Yule, le cui celebrazioni erano conosciute in Scozia come “giorni stupidi”. Ecco dunque che, il Capodanno scozzese, è un’”accozzaglia” (riuscitissima) di ricordi e tradizioni.

Senza contare che, fino a poco tempo fa, gli scozzesi non celebravano il Natale. La Riforma Protestante lo vietò per 400 anni, e solamente nel 1958 il 25 dicembre divenne festivo (per Santo Stefano bisognerà aspettare addirittura il 1974). È da sempre l’Hogmanay la vera festa in quest’angolo del Regno Unito.

COME SI FESTEGGIA L’HOGMANAY

Il Capodanno scozzese comincia la notte tra il 31 dicembre e l’1 gennaio, prosegue per l’intero primo giorno dell’anno e anche per tutto il 2 gennaio (che in Scozia è un giorno festivo). Come festeggiano gli scozzesi? Innanzitutto si divertono! Ma rendono anche omaggio a numerose tradizioni, di cui parleremo in dettaglio nel prossimo paragrafo.

Le celebrazioni più importanti, oltre che le più belle da vedere, vanno in scena ad Edimburgo. Qui si comincia il 30 dicembre con una fiaccolata che prosegue con uno spettacolo di fuochi d’artificio e concerti di artisti pop emergenti e vecchie stelle del rock. Anche le altre città scozzesi celebrano il loro Capodanno scozzese, ovviamente. Ma è ad Edimburgo che, in alcuni anni, si sono radunate fino a 400.000 persone.

Vuoi festeggiare Hogmanay, in Scozia oppure a casa tua? Imita ciò che la maggior parte degli scozzesi fa: organizza un cenone in famiglia o con gli amici, brinda con dell’ottimo whisky e prepara per il giorno dopo degli shortbread (tradizionali biscotti friabili al burro) oppura la tradizionale beef pie (torta di carne racchiusa in un disco di pasta sfoglia). Non dimenticare infine una bottiglia di Irn-Bru: gli scozzesi giurano che questa bevanda analcolica e gassata sia un’ottima cura per i postumi della sbornia.

LE TRADIZIONI DELL’HOGMANAY

Le tradizioni descritte qui di seguito sono prese dal libro “The Hogmanay Companion” di Hugh Douglas.

IL PRIMO PASSO

La tradizione più conosciuta dell’Hogmanay è quella del “primo passo” (in inglese “first-footing”). Questa usanza vuole che la prima persona che varca la soglia di casa il giorno di Capodanno sia un uomo alto e bruno, che non sia né un dottore, né un ministro, né un becchino.

Il cosiddetto first-footer non dev’essere solamente privo di disabilità fisiche, ma deve anche essere generoso, onesto, avere un carattere mite ed essere benvoluto.

La regola più importante a cui si deve attenere chi per primo varca la soglia di casa è non presentarsi a mani vuote. Oltre ad una bottiglia di whisky, che il first-footer dovrà sempre portar con sé per gli ospiti, non ci sono regole specifiche su cosa debba portare in dono. Spesso però il first-footer arriva munito di classici shortbread, tradizionali biscotti scozzesi, di una torta, simbolo dell’abbondanza, e di carbone, simbolo di calore e conforto.

shortbread tipici biscotti al burro scozzesi
Shortbread: tipici biscotti al burro mangiati durante l’Hogmanay

Una volta entrato in casa, tradizione vuole che il first-footer si diriga verso il caminetto, dove poggerà il carbone che ha portato, e versi un bicchiere di whisky a tutti gli ospiti. Dopo il tradizionale brindisi “A guid new year to ane an a’” (letteramente “buon anno a tutti quanti”), la festa ha finalmente inizio!

Un “primo passo” che non abbia queste caratteristiche rovinerà l’intero Hogmanay e, per i più superstiziosi, sarà segno di sventura per l’intero anno a venire. Non a caso il primo passo viene quasi sempre stabilito con largo anticipo per evitare spiacevoli imprevisti!

LA CURA DELLA CASA

Un tempo era considerato di cattivo augurio festeggiare l’Hogmanay in una casa sporca e disordinata. Per questo motivo le pulizie in preparazione del grande evento iniziavano giorni prima. I pavimenti veniano strigliati, le maniglie delle porte lucidate.

Sopra la porta d’ingresso venivano appese bacche del sorbo selvatico come portafortuna, agrifoglio per tenere alla larga gli spiriti, rametti di vischio per la protezione contro le malattie, rametti di tasso e di nocciolo per il loro potere di proteggere gli abitanti della casa.

Dopo lo scoccare della mezzanotte nessun oggetto poteva lasciare la casa finché un oggetto nuovo non ne faceva ingresso. Per questo i più superstiziosi non prestavano nulla il primo giorno dell’anno: sarebbe stato come dar via un pezzo della loro fortuna!

L’IMPORTANZA DELLE CONDIZIONI METEO

Il cielo durante l’Hogmany veniva tenuto sotto costante osservazione. Si credeva infatti che le condizioni climatiche di quel giorno sarebbero state simili durante il periodo del raccolto. I primi undici giorni di gennaio avrebbero inoltre indicato che tempo avrebbe fatto durante i vari mesi dell’anno.

ACQUA E FUOCO: DUE ELEMENTI FONDAMENTALI

L’acqua e il fuoco coprivano un ruolo fondamentale nei rituali dell’Hogmanay.

L’acqua veniva presa dal pozzo e nei villaggi si organizzavano gare per chi riusciva a raccogliere il primo secchio d’acqua dell’anno.

Il fuoco veniva acceso nel caminetto, dove veniva esaminato con ansia in cerca di presagi per l’anno a venire. Un fuoco vivace era segno di prosperità, uno debole di sventure. Un tizzo di carbone che scivolava via veniva invece interpretato come la morte imminente di uno degli abitanti della casa. Secondo la tradizione osservando le ceneri era possibile anche prevedere nascite e matrimoni che avrebbero avuto luogo nell’anno nuovo.

AULD LANG SYNE

Auld Lang Syne è una poesia di Robert Burns che viene cantata dagli scozzesi in occasioni che simboleggiano la fine di qualcosa (es. un addio, un pensionamento, un trasferimento…e ovviamente anche la fine dell’anno!). Si canta in cerchio tenendosi per mano e, man mano che la canzone va avanti, il ritmo aumenta mentre il cerchio si stringe. Auld Lang Syne, diffusissima nei paesi anglosassoni ed una delle canzoni più cantante al mondo, è conosciuta in italiano col nome di “Valzer delle candele”. Rappresenta un invito a ricordare i bei momenti trascorsi insieme.

TRADIZIONI LOCALI

Diverse sono poi le tradizioni locali. A Stonehaven, vicino ad Aberdeen, le persone costruiscono delle palline con rete metallica, carta e stracci, le incendiano e le fanno roteare.

A South Queensferry, i più temerari si tuffano nel mare ghiacciato per raccogliere fondi per beneficenza in un evento conosciuto col nome di “Loony Dook” (leggi il nostro articolo sui bagni di Capodanno per maggiori info a riguardo!).

A Kirkwall si organizzano invece partite di “Ba Game”, uno speciale calcio di strada che può durare da quattro minuti a cinque ore e che coinvolge fino a 350 giocatori.

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